Il Roero
Lo spartiacque tra Langhe e Roero è il fiume Tanaro che divide proprio due territori molto diversi, sia per conformazione dei suoli che per colture e paesaggi. La linea delle Rocche, oggi Ecomuseo, si sviluppa lungo svariati boschi ricchi di funghi e tartufi, castagneti e frutteti dedicati a pesche, fragole, oltre ai vigneti di Arneis, Nebbiolo, Favorita e Barbera.
Il nome Roero deriva da un’importante e nota famiglia astigiana, insignita di molti feudi e rocche nell’area.
Storia ed arte
L’itinerario inizia a Govone, dominato dalla scenografico castello reale, residenza di Carlo Felice. Altro bel castello barocco è quello della vicina Magliano Alfieri, già residenza di Vittorio Alfieri e sede del Museo dei soffitti in gesso. Castellinaldo, a poca distanza, ospita la Bottega del Vino dallo svettante castello medioevale.
Da non perdere anche l’alta chiesa di San Servasio isolata su di un poggio verso il paese di Castagnito, adagiato sulla collina tra Tanaro e Borbore. A Guarene il settecentesco grandioso castello si presenta con un bel giardino all’italiana e nel Palazzo Re Rebaudengo, si può anche visitare il Museo di Arte Contemporanea. Proseguendo a ritroso lungo il corso del Tanaro, si incontrano Piobesi e Corneliano, su cui svetta l’antica torre decagonale del 1300. Quindi Monticello con l’intatto castello Conti Roero e l’antichissima pieve di San Ponzio e, infine, Santa Vittoria d’Alba con la torre quadrata da cui si gode un panorama imperdibile, oltre al castello ed al ciclo di preziosi affreschi del XV secolo custoditi in San Francesco.
Immersa nei boschi della sua rocca, Pocapaglia conserva presso il castello un pregevole portale del Sansovino. Lungo le rocche si giunge a Sommariva Perno, con il castello della “Bela Rosin” (la favorita del re Vittorio Emanuele II) e, a seguire, l’isolata torre di Montaldo Roero, il bel castello di Monteu Roero e la paurosa rocca di Santo Stefano Roero. Vale una sosta al neogotico maniero e alla chiesa romanica di Sant’Antonino a Baldissero, oltre all’unico Osservatorio Ornitologico del Piemonte, per immergersi nell’attività di bridwatching e nello studio dell’avifauna. Da Montà si delinea uno dei più dolci sentieri turistici, la Strada del Miele, altro prodotto tipico locale, mentre Canale è la capitale del Roero e ospita l’Enoteca Regionale del Roero, con annesso un rinomato ristorante.
In direzione Alba, si passa per Vezza con la Villa (centro storico) arroccata sull’alto sperone panoramico e l’interessante Museo Naturalistico oltre al Santuario della Madonna dei Boschi con dipinti del Quattrocento. Il borgo di Pollenzo, l’antica Pollentia che conserva ruderi romani, si presenta oggi con una splendida piazza dallo stile neogotico. Qui ha sede anche la prima Università di Scienze Gastronomiche oltre alla tenuta di Carlo Alberto di Savoia.
Pollenzo è una frazione di Bra, sviluppatasi sulla rocca, dove sono edificati la Zizzola, il simbolo della cittadina, il medioevale Palazzo Traversa, sede del Museo di Archeologia e Storia dell’Arte, il Palazzo Comunale e di fianco il Palazzo Mathis, il Museo di Storia naturale Crateri e la tardo-barocca Chiesa di Santa Chiara.